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Non si dorme all’Odin Teatret!

By in Frontpage, News on December 26, 2018

All'Odin Teatret

Ci siamo, mercoledi 19 dicembre il nostro aereo è atterrato in Danimarca e finalmente Teatro Cantiere è ritornato in quel luogo magnifico che è l’Odin Teatret. Ci troviamo qui per una residenza artistica, per lavorare sullo spettacolo L’anima della Masca e condividerlo con i nostri Maestri, con questo gruppo teatrale che tanto amiamo e che come un terremoto ha cambiato le nostre vite tanti anni fa portandoci a decidere di fare teatro senza compromessi.

Ma facciamo un passo indietro. Dovete sapere che l’Odin Teatret è un leggendario gruppo teatrale che ha dato il via ad una profonda rivoluzione nell’arte del Teatro in Europa e nel mondo. E’ stato fondato nel 1964 grazie allo spirito ed alle intuizioni di un regista italiano emigrato in Scandinavia, Eugenio Barba e ad alcuni attori scandinavi ai quali poi se ne aggiungeranno altri: italiani, inglesi, spagnoli, sudamericani, ecc.
Il “Caso Odin Teatret” è qualcosa di peculiare ed unico. Questo gruppo di persone con testardaggine e follia ha fatto del teatro la propria esistenza, dedicandogli la vita, riscoprendo ed inventando pratiche e poetiche che oggi si sono diffuse ovunque, radicandosi in tutto l’universo teatrale. Il loro immaginario, i loro colori e suoni, le loro atmosfere hanno influenzato generazioni di teatranti. E’ grazie a loro se oggi conosciamo il Training dell’Attore come forma di allenamento fondamentale per mantenere viva l’energia del Mestiere. L’avevano imparato da Grotowski, l’hanno rielaborato ed ora è storia. Hanno usato il teatro come mezzo di comunicazione e relazione interculturale inventandosi la pratica del baratto. E così in diverse situazioni hanno scambiato il proprio lavoro artistico con libri, danze sciamaniche, ospitalità, sodalizi, riportando il teatro nelle strade, tra la gente, laddove non c’era più o era vietato. Hanno riscoperto i trampoli, le maschere, il canto, la danza, la gioia dell’incontro e li hanno ricondotti alla loro dimensione umana e rituale. Hanno riportato l’attore alla sua libertà creativa, dandogli possibilità di espressione, ricerca, scoperta, scardinando la polverosa e brutale dittatura di registi e drammaturghi. Ma dobbiamo fermarci qui: l’influenza dell’Odin Teatret è stata ed è così grande che sarebbe impossibile spiegarla adesso. Potremmo mostrarvi video per ore ed ore, scrivere interi libri… e ancora non basterebbe.

Bene, ora che ci troviamo in questo straordinario luogo creato da queste straordinarie persone non c’è tempo per riposare: ogni giorno, dal mattino alla sera lavoriamo nella Sala Bianca che ci è stata concessa per le prove, consultiamo libri e video, scambiamo pareri e idee con altri artisti che sono in residenza come noi. Siamo sempre stanchi, ma molto soddisfatti. Il 5 gennaio presenteremo L’anima della Masca con tutte le novità e i cambiamenti che son venuti fuori cesellando e rimaneggiando lo spettacolo. A vederlo ci saranno anche alcuni attori dell’Odin che sicuramente ci daranno consigli e idee illuminanti (come già successe tre anni fa). Siamo emozionati, Sara non si ferma mai e a volte è difficile starle dietro… Del resto si ritroverà a mostrare il suo lavoro a dei “mostri sacri” del teatro e questa non è roba da poco.

Speriamo bene.

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