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Il Performer Senza Filo

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In occasione di SenzaFilo Music Contest e Teatro Senza Filo, Teatro Cantiere organizza annualmente un workshop teatrale sulle possibilità performative senza l’utilizzo di elettricità o amplificazioni, un percorso nell’Arte dell’Attore dove il corpo e la voce del Performer sono i protagonisti principali.

Il workshop si concentrerà su tutte quelle qualità fondamentali dell’attore che nessuna tecnologia “elettrica” potrà mai sostituire: la presenza, la voce organica, la forza espressiva del corpo e dell’atto emotivo interiore. Il Performer senza Filo vuole anche condurre i suoi partecipanti alla ricerca della propria personale creatività, aiutandoli a “recidere i fili” dell’autoindulgenza, della pigrizia e dell’autocompiacimento, che bloccano i semi della creatività.

Il workshop Il Performer Senza Filo si divide idealmente in tre fasi:

Presenza
La Presenza è la capacità dell’attore di attrarre l’attenzione dello spettatore ancor prima di agire, ancor prima di cominciare a recitare: non è un “dono”, segue invece regole ben precise (e al contempo vaghe ed indefinite) che verranno indagate per mezzo di esercizi ed esempi. Lo studio della presenza tocca temi fondamentali per l’attore come l’organicità, i tempi, l’equilibrio-disequilibrio, la pre-espressività, il quotidiano e l’extra-quotidiano, il corpo senza impostazioni, la reattività, l’attenzione, la sicurezza, l’agilità, l’atteggiamento, il ritmo teatrale, l’azione-reazione, le intenzioni, la danza.

Voce
La voce pur essendo invisibile non è qualcosa di immateriale: come una mano può prendere, colpire, graffiare, accarezzare, costruire cattedrali o strisciare sul pavimento.
Il workshop si propone di far scoprire a ciascun partecipante la propria voce libera e organica, sciogliendolo da blocchi e inibizioni, e dandogli un buon punto di partenza per la propria ricerca personale. I partecipanti avranno la possibilità di comprendere e sperimentare come uno specifico uso dello strumento vocale possa servire da contatto con il proprio mondo interiore, con i propri stati emozionali e con diversi stati di coscienza. Il risultato di questo lavoro è una voce viva, reattiva, attenta, potente, non teatralmente impostata ma ricca di possibilità, sfumature e timbri.

Improvvisazione e Creazione
Imparare a improvvisare è imparare ad essere liberi, ma per questa forma di libertà occorre lavoro e autodisciplina. Il laboratorio si concentrerà anche su esercizi e giochi teatrali adatti a rompere gli automatismi e i rigidi schemi mentali, ad ampliare le proprie capacità creative e a dare precisione e sicurezza alle proprie azioni. Si lavorerà sulla possibilità di creare un proprio training dell’improvvisazione, indagando sui ritmi della danza e dell’espressione fisica e vocale. Una parte del percorso di Improvvisazione e Creazione sarà incentrato sulla musica, il canto ed il ritmo: attraverso l’uso della chitarra suonata dal vivo ci si concentrerà su un lavoro istintivo, organico, legato alle proprietà comunicative ed espressive del suono e del movimento.

Il laboratorio è indicato sia a chi si avvicina per la prima volta al lavoro attoriale sia a professionisti: attori, cantanti, performers, giocolieri, musicisti, ecc.

Il laboratorio è stato fin’ora tenuto a:

  • 6-7 nov 2015 – Cantiere Sanbernrdo, Pisa
  • 4 apr 2017 – Cantiere Sanbernardo, Pisa
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