Domenica 17 novembre alle ore 21 al Cantiere Sanbernardo di Pisa nell’ambito della rassegna Teatro Senza Filo l’attore e regista colombiano Jorge Romero Mora presenta lo spettacolo Divino Pastor Góngora (ispirato al testo drammatico di Jaime Chabaud) in una versione ‘senza filo‘ pensata appositamente per l’occasione.

Divino Pastor Góngora è un attore di strada, un artista itinerante, un creolo figlio dell’America Latina, terra ricca e giovane e allo stesso tempo oppressa oltre ogni limite. Alla fine del XVIII secolo la chiesa lottava per tenere a freno la diffusione delle nuove idee che già iniziavano a circolare tra la popolazione: nonostante il lavoro del clero e degli inquisitori, lo spirito della rivoluzione soffiava sulle nuove terre d’oltreoceano. Divino, personaggio candido e un po’ ingenuo, finisce, suo malgrado, col diventare simbolo della lotta per la liberazione delle popolazioni oppresse: per un capriccio del destino arriva ad attirarsi la collera di uno dei più potenti inquisitori della colonia spagnola del Nuovo Messico. Catturato e rinchiuso in prigione dal Tribunale della Santa Fede, Divino trasforma la cella nella scena di un racconto ironico e appassionato: narra ai suoi compagni di prigionia i fatti, drammatici e comici al tempo stesso, che lo hanno portato fin lì, fa vivere sulla “scena” i vari personaggi che hanno segnato il suo destino, gioca con loro, li prende un po’ in giro con colori e tratti a volte grotteschi e ridicoli. Il racconto diventa la buffa confessione di un innocente in cui trovano posto poesie raffinate e canti popolari proibiti ai tempi dell’Inquisizione.

Lo scenario dello spettacolo, semplice ed essenziale, accoglie gli spettatori come parte della storia, trasformandoli nei compagni di cella del protagonista, che li restituisce al loro ruolo naturale come pubblico della sua “rappresentazione”.

Attraverso questo viaggio nella sua storia Divino finisce col trovare un senso al suo destino, finalmente prendendo coscienza del suo ruolo di artista e assumendone le conseguenze di fronte ai suoi persecutori, e trovandovi al tempo stesso una scappatoia, un modo per sfuggire alla morte:
“…Però come diceva Manuela de San Vicente, la mia maestra: ‘Se i miei errori non furono molti in scena, io vivrò oltre questa rappresentazione nella memoria di alcuni di voi’…”.

Jorge Romero Mora è attore, regista e drammaturgo. Laureato in Arti Sceniche con specializzazione in recitazione presso l’ Universidad Distrital FJDC di Bogotá, ha seguito il master in Arti Sceniche presso l’ Universidade Federal do Estado do Rio de Janeiro UNIRIO, Brasile. Ha studiato danza classica e contemporanea presso la scuola di Sandra Arenas. Nel 2012 entra a far parte del Focused Research Team in Art as Vehicle del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards a Pontedera, partecipando come attore nell’opera performativa The Living Room, diretta da Thomas Richards.
Ha co-fondato la Corporación Teatral El Baúl, con la quale ha portato avanti attività seminariali e incontri educativi sull’improvvisazione e la recitazione. Ha lavorato come attore negli spettacoli Los Diplomas, Mañana Será Otro Día, El Viaje de Pedro el Afortunado, Los Ciegos, Divino Pastor Góngora, El Teatro Itinerante Shopalovich. E’ stato attore e assistente alla regia in Noticias de las Cosa Pasadas diretto da Zeca Ligiero.
Ha preso parte in incontri e festival di rilievo in America Latina, Europa ed Asia. Ha scritto e diretto gli spettacoli Con mis Pies en tu Tierra e O foco Suave da Memória. Ha cofondato il gruppo di ricerca La Improvisación en el Arte Teatral della Universidad Distrital FJDC di Bogotá.
Attualmente prosegue la sua ricerca sulle arti performative in modo indipendente tra Italia e Sud America (Brasile, Colombia, Ecuador).